"Il corpo ed il movimento sono le dimensioni esperienziali alla base delle prime forme e funzioni della vita psichica.
Si costituiscono dei nuclei rudimentali di percezione di sé che guidano il bambino ad agire alla ricerca del soddisfacimento dei suoi bisogni; concorrono all'attivazione e alla formazione dei circuiti nervosi sempre più complessi che rendono efficace e funzionale l'azione stessa.
Lo sviluppo del movimento e della vita psichica sono intimamente legati e si condizionano a vicenda. [...]
La questione che dobbiamo porci come educatori e terapeuti che si occupano dello sviluppo del bambino è di verificare se il nostro linguaggio non verbale sia adeguato alle sue esigenze ed ai suoi bisogni.
Infatti appare fondamentale che coloro che hanno la responsabilità dello sviluppo del bambino abbiano un'adeguata consapevolezza e preparazione alla comunicazione e alla relazione attraverso il corpo.".
Il gioco psicomotorio. Psicomotricità psicodinamica; M. Vecchiato; Armando Editore
Effettivamente il linguaggio del corpo è uno dei modi di comunicare più efficaci di cui fa uso l'uomo.
Nonostante la maggior parte delle volte sia usato involontariamente, questo modo di comunicare suscita necessariamente negli interlocutori delle reazioni.
Se questo vale per gli adulti, proviamo ad immaginare cosa significa per i bambini che trovano nel linguaggio del corpo forse l'unico, o quasi, metodo di comunicazione nei primi anni.
A mio avviso quello che un'educatore ha il dovere di fare è rendere gli anni al nido più piacevoli possibile, in modo che il bambino abbia un ingresso nel mondo che sia il meno traumatico possibile e deve inoltre essere in grado di soddisfare tutti i bisogni del bambino per potergli consentire di sviluppare al meglio tutte le sue potenzialità.
Effettivamente il linguaggio del corpo è uno dei modi di comunicare più efficaci di cui fa uso l'uomo.
Nonostante la maggior parte delle volte sia usato involontariamente, questo modo di comunicare suscita necessariamente negli interlocutori delle reazioni.
Se questo vale per gli adulti, proviamo ad immaginare cosa significa per i bambini che trovano nel linguaggio del corpo forse l'unico, o quasi, metodo di comunicazione nei primi anni.
A mio avviso quello che un'educatore ha il dovere di fare è rendere gli anni al nido più piacevoli possibile, in modo che il bambino abbia un ingresso nel mondo che sia il meno traumatico possibile e deve inoltre essere in grado di soddisfare tutti i bisogni del bambino per potergli consentire di sviluppare al meglio tutte le sue potenzialità.